Cenerentola (1950)

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo mi sono divertito veramente tanto nel parlare del film Godzilla Vs Kong. Io adoro ogni tipo di genere cinematografico e quando si tratta di kaiju movie impazzisco del tutto. Li amo, non posso farci niente, e questo film per me è stato davvero divertente. Una pellicola che ha come protagonisti due mostri giganti che riescono a rubare la scena a tutti e a dimostrare più personalità dei personaggi umani. Un film che non cerca di essere qualcosa che non è e si mostra al pubblico in tutta la sua sincerità: un’opera d’intrattenimento dove il focus principale sono i kaiju e i vari scontri. Questo film ha diversi difetti, come i personaggi umani che non lasciano quasi nulla allo spettatore, ma in ogni caso sa farsi apprezzare. Una pellicola che vi consiglio di recuperare.
E, dopo molto tempo, finalmente si torna a parlare dei classici d’animazione Disney!
Effettivamente era da un po’ che non ne discutevo più, ma visto tutto lo spazio che avevo dedicato per finire L’Epoca di Guerra, volevo dedicarmi ad altro. In ogni caso era anche ora di tornare a parlare della Disney, c’è veramente tanta strada da fare ancora e con i miei tempi di scrittura e pubblicazione probabilmente finirò questo progetto tra dieci anni come minimo (sì, sono molto ottimista). In ogni caso l’ultima volta ci eravamo lasciati con Le avventure di Ichabod e Mr Toad, un film antologico che, nonostante i tempi di crisi, dimostrava dei segni di risalita da parte della Disney, soprattutto per quanto riguardava le animazione e i fondali, decisamente migliori rispetto alle pellicole antologiche precedenti. Per anni Walt Disney fu costretto a produrre questo tipo di film, per colpa della crisi, della guerra e della campagna propagandista che gli venne richiesta dal governo. Qualcuno disse che forse era meglio lasciar perdere con i lungometraggi animati, cosa che invece Disney voleva assolutamente portare avanti a tutti i costi. E infine ci riuscì.
Ecco a voi Cenerentola (Cinderella), pellicola animata del 1950 scritta da Bill Peet, Ted Sears, Homer Brightman, Ken Anderson, Erdman Penner, Winston Hibler, Harry Reeves e Joe Rinaldi e diretta da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi.
Come al solito, ecco anche l’articolo scritto da Chest of Tales (QUI).

Cinderella-Cenerentola-1950-Disney-Poster

Trama:
Cenerentola è l’unica figlia di un uomo nobile. Dopo la morte della moglie, lui decide di risposarsi con Lady Tremaine (Eleanor Audley), una donna vedova e con due figlie della stessa età di Cenerentola, Genoveffa e Anastasia. Purtroppo anche lui muore e Tremaine prende così possesso della casa, trattando Cenerentola come una schiava, gelosa della sua bellezza, e la costringe a svolgere i lavori più umili e pesanti, per questo viene soprannominata Cenerentola (in inglese Cinderella, dove Cinder sta appunto per “cenere”, per via della cenere con cui le si sporcava pulendo il cammino e le pentole). Cenerentola (Ilene Woods) è ormai cresciuta e nonostante viva reclusa è riuscita a fare amicizia con vari animali tra cui i topolini. Intanto al palazzo reale, il Granduca (Louis Van Rooten) inizia a sentire la mancanza del figlio, il Principe (Mike Douglas). Gli mancano i tempi in cui era piccolo e stavano sempre insieme e desidera che il figlio si sposi e gli dia dei nipotini con cui passare il tempo. Così decide di organizzare un ballo dedicato al ritorno del Principe, in modo che lui si innamori di una delle ragazze. La notizia di diffonde in lungo e in largo e Cenerentola vuole partecipare, ma la Matrigna e le sorelle faranno di tutto per impedirlo. Ma anche Cenerentola avrà degli alleati, come gli animaletti con cui ha fatto amicizia, ma anche l’inaspettata fata Smemorina (Verna Felton).

Finalmente parliamo di Cenerentola! Non vedevo l’ora di arrivare qui, non perché sia uno dei miei film preferiti (infatti non lo è,  considero Biancaneve di gran lunga migliore, anche se lo apprezzo e lo rivedo volentieri), ma perché fu una delle pellicole più importanti della Disney. Ma partiamo con ordine.

Cinderella-Cenerentola-1950

Già dal successo di Biancaneve la Disney aveva intenzione di fare un lungo metraggio su Cenerentola. In quel periodo la casa di Topolino stava lavorando a Pinocchio, Fantasia e Bambi ma per le opere future avevano già intenzione di fare qualcosa per Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e ovviamente Cenerentola (quest’ultimo nel 1934 era stato proposto per un corto nelle Sinfonie Allegre, idea che fu poi accantonata).
Però ci furono enormi problemi. La Seconda guerra mondiale era stata devastante per Walt Disney: Pinocchio, Fantasia e Bambi flopparono al botteghino, Dumbo ebbe un buon guadagno ma lontano anni luce dall’incredibile successo di Biancaneve. Inoltre molti animatori vennero reclutati per la guerra e Disney, per salvare certe idee, decise di puntare su pellicole antologiche a basso budget e realizzate con parte delle animazioni che avevano già fatto, tipo Musica Maestro. Passarono gli anni, questi film ebbero un piccolo successo e nel 1948 Walt Disney decise che era arrivato il momento di tornare a fare lungometraggi. Era il momento giusto, ma era anche una scelta rischiosa. Se il film non avesse avuto successo, Disney avrebbe dovuto dire addio all’idea dei lungometraggi animati.

Questa versione di Cenerentola si ispira in particolar modo a quella di Charles Perrault, anche se riprende qualche elemento presente negli scritti dei Fratelli Grimm (come gli uccellini che aiutano la protagonista). Le parti che vennero aggiunte riguardavano principalmente i topi, le loro interazioni e i loro inseguimenti con Lucifero, il gatto della casa, scritte da Bill Peet. Queste scene sono tipicamente Disney, momenti che ricordano per certi versi le Sinfonie Allegre, aggiungendo una certa comicità alla storia, ma allo stesso modo anche dei momenti più vivaci e d’intrattenimento.

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Nel film ci sono molti personaggi interessanti come la stessa Cenerentola. Nonostante non sia uno dei miei personaggi preferiti (e già nella recensione dedicata a Biancaneve avevo specificato come quest’ultima dimostrasse più carattere), devo dire che non è così male come ricordavo. Alla fin fine stiamo parlando di una vittima, di una ragazza intrappolata e usata da delle persone egoiste e sadiche (sì, c’è dell’evidente sadismo nelle loro azioni) e l’unico modo che lei ha per sopportare queste ingiustizie è attraverso i suoi sogni. E poi, oltre a essere buona e gentile, Cenerentola ha anche un leggero senso dell’umorismo che la rende simpatica in alcuni momenti.

I villain del film sono quattro: Madame Tremaine, le sorellastre e Lucifero. Le due sorelle sono quasi identiche: viziate, immature, iraconde e incapaci di fare qualsiasi cosa. Madame Tremaine invece è l’antagonista principale: severa nei confronti di Cenerentola, spietata, con un buon autocontrollo anche se  a volte sembra vittima di scatti di rabbia e sicuramente dotata di una certa intelligenza, visto che si accorge se succede qualcosa di particolare, e inoltre dimostra anche di essere una manipolatrice.
Anche Lucifero sarà un cattivo capace di creare molti fastidi alla protagonista, ma sarà un nemico mortale per i topolini.
Parlando dei topolini, sono i personaggi che apprezzavo di più quando ero piccolo. Topi come Gac e Gas erano molto simpatici, protagonisti di canzoni molto divertenti e di momenti esilaranti e vivaci della storia.
Perfino il Granduca è riuscito in più occasioni a farmi ridere, ma in tutto ciò l’unico personaggio che esce male da questo film è il Principe. Come in Biancaneve, ha pochissimo spazio e non capiamo molto della sua personalità. E, proprio come in Biancaneve, inizialmente doveva avere molte più scene, tra cui un bellissimo momento sul finale in cui scopre le condizioni umili in cui si trova Cenerentola e, dopo la sorpresa iniziale, decide di sposarla comunque, perché realmente innamorato di lei. Una scena molto bella che però venne tagliata per questioni di ritmo.

Cinderella-Cenerentola-1950-Madame-Tremaine

Per quanto riguarda il lato tecnico, finalmente la Disney è riuscita ancora una volta a dimostrare le sue qualità artistiche. Uno degli elementi migliori sono sicuramente gli sfondi, sfondi ricchi di dettagli e veramente incantevoli, che riescono a creare la giusta atmosfera “fiabesca” per l’intera vicenda. Anche le animazioni sono state fatte con molta cura per i diversi personaggi e i loro movimenti differenti, ma su questo punto devo dire una cosa: l’animazione, per quanto bella, non è agli stessi livelli del Periodo d’Oro. Biancaneve, che era il primo lungometraggio animato mai fatto, aveva animazioni più curate e dettagliate e certamente quelle di Cenerentola non possono in alcun modo competere con quelle di Pinocchio, Fantasia e Bambi. Invece è decisamente migliore di Dumbo su quel lato, per quanto riguarda l’animazione bisogna anche comprendere che la Disney era arrivata a realizzare Cenerentola dopo anni di crisi e mancanza di animatori. Dopo molto tempo sono finalmente riusciti a creare un lungometraggio, il loro sogno e lo hanno fatto bene, mettendoci impegno in tutto, anche a livello registico. Molte scene del film sono infatti diventate iconiche, ma ce ne è una che mi ha sempre affascinato: quando Cenerentola pulisce i pavimenti e la sua immagine si riflette sulle bolle di sapone. Questa scena mi ha ricordato molto gli esperimenti che sono stati fatti nei film antologici precedenti, ma in questo caso si è arrivati a una certa maturazione dello stile, con le bolle di varie grandezze che riflettevano la ragazza e con delle varie sfumature di colore studiate e in armonia.

Per concludere, Cenerentola non è solo un ottimo film, ma anche un’opera fondamentale per la Disney. Grazie a essa la casa di Walt Disney tornò finalmente a realizzare lungometraggi e il successo fu tale che aiutò o studio per molti progetti futuri, dando così inizio all’Epoca d’Argento, un periodo che personalmente adoro quanto quello d’Oro.

Cinderella-Cenerentola-1950-costume

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

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